08 marzo 2008

Piccoli post monouso /2 - primaverestate

Da qualche giorno è arrivata la primavera, tanto simile a quella che, utilizzando i parametri trentini, di solito chiamo estate. La stavo aspettando da qualche settimana. Terribilmente stufo del vento fortissimo e della pioggia di traverso, della casa impossibile da riscaldare e dei fornellini a ventola, dei maglioni e delle scarpe invernali. Pregustavo il momento in cui avrei potuto finalmente uscire in pantaloni corti e sandali, godendo del sole finalmente caldo e del cielo senza nuvole e del mare così vicino.
Oggi ce l'ho fatta. Stamattina ho sciabattatto con le mie crocs nuove nuove fino ad Hadar per il consueto appuntamento con Nir e Rinat per l'hummus del venerdì da Abu Maroon (non buono come Said ad Akko, ma comunque una qualità notevole). Poi mi sono trascinato a pancia piensissima ad una festa di strada organizzata dai miei amici alternativoni di Bat Galim. Suonava (si può dire?) un gruppo rap tedesco. In quattro sul palco, unici strumenti i microfoni ed un Mac. La gente ballava serena e io mi sono bevuto un paio di birrone in compagnia di Omer e Roee. L'atmosfera era molto piacevole, da pomeriggio (f)estivo. Quanto normale sembra questo paese se si giudica da momenti come questi. Chissà quanti dei presenti stavano pensando ai fatti di ieri, a quanto la pazzia umana può essere crudele. Cissà quanto la voglia di non pensare riesce a prevalere sulla rabbia e la paura. Ma questo non è l'argomento di questo post. Sto andando fuori tema.
Dopo la festa mi sono rifugiato dai miei amici incinti per un tè e per guardare il tramonto dalla loro terrazza. Camminando verso casa loro mi sono ritrovato per caso nel punto esatto in cui lo scorso 6 settembre (giorno del mio arrivo ad Haifa) lo sherut preso all'aeroporto mi ha scaricato insieme ai miei bagagli ed alle mie aspettative. Quante cose sono cambiate da allora, quante cose sento di aver imparato. Il paragone tra i due momenti mi ha fatto sentire bene. Mi ricordo quanto perplesso fossi riguardo a quel quartiere (Hadar) e sorrido pensando a quanto ora invece io mi ci senta a casa.
E' arrivata la primavera finalmente. MI sento semplicemente bene.

a.

2 commenti:

Lorenzo ha detto...

Un gruppo rap tedesco a Haifa??? Sono proprio cambiati i tempi, non c'è che dire, e penso sia bellissimo così... certo se la capissero anche certe altre personcine non troppo lontano da dove sei tu! Buono l'hummus, l'ho mangiato a München in un ristorante libanese-arabo, fantastico!

Ilenia ha detto...

Beh forse lo sapria gia', dato che sei in partenza per l'arrivo, ma anche qui e' timidamente cominciata la primavera...Ti aspettano uccellini, peschi in fiore, le ragazze con pezzi di pelle scoperte ed, ovviamente i tuoi colleghi. Un bacione tesorro!!!