15 settembre 2007

Smarrimento temporale (e temporaneo)

E' passata poco più di una settimana dal mio arrivo in terra di Israele e da subito ho dovuto imparare che qui il tempo viene scandito secondo regole piuttosto diverse da quelle vigenti in Italia. Non mi riferisco al ritmo del lavoro, né alle due o tre lunghissime giornate passate qui a casa in solitudine che sembravano non avere fine. Sto parlando di differenze relative a quelle convenzioni che fin da piccoli ci vengono insegnate e che per molti di noi (me incluso) costituiscono delle certezze alle quali ogni tanto ci si aggrappa. Natale è sempre lo stesso giorno, il 25 dicembre. Lo stipendio arriva il 27 del mese e a scuola la campanella suona alle otto. Trenta dì conta novembre e via discorrendo...

Ma non in Israele.

Tutti voi ormai sanno che nei giorni scorsi c'è stato il capodanno ebraico e che quindi qui l'anno inizia a settembre. La settimana lavorativa qui inizia la domenica e finisce il giovedì, visto che è il sabato ad essere il giorno di festa. Anche questo alcuni di voi già lo sapevano. Pochi sanno invece che qui il giorno inizia ufficialmente al tramonto, quindi adesso è già domani. Ma questo non causa grossi problemi alla vita quotidiana, a meno che non si sia ebrei ortossi o che si voglia prendere un autobus di venerdì sera.
Ma l'ultima news in termini di sconvolgimento delle mie poche certezze è arrivata poco fa con una mail della mia prof israeliana, che molto gentilemnte mi ha salvato da smarrimento ed imbarazzo nella mattinata di domani e ha allungato di un'ora una delle mie attività preferite.

STANOTTE QUI RITORNA L'ORA SOLARE!

E quindi, fino al 28 ottobre avremo la stessa ora italiana! Olè!
Questo mi fa pensare ad una mattina nebbiosa a Padova, ai cancelli chiusi della facoltà di psicologia e ad un barista che mi accoglie con un sorriso ironico stampato sulle labbra...
E non dite che questo post lascia il tempo che trova.
Laila tov.

Alberto

3 commenti:

Oscar ha detto...

Va là, va là che ti va ancora bene: pensa che se stavi lì qualche anno potevi avere anni di 353, 354, 355, 383, 384 o 385 giorni...sai il casino per calcolare le ferie??? :-)

Ricordami che un giorno di spiego la storia del "cappello sulle ventitre" per fare il figo anche laggiù.

Peccato che ci siano professoresse così gentili: avrei voluto vedere la tua faccia (e quella del barista)!
Shalom

Anonimo ha detto...

Anch'io avrei voluto vedere la tua faccia e quella del barista, lo ammetto; e ammetto anche la mia ignoranza: come diavolo contano le ore? Voglio dire, alle 10 di sera dove sono posizionate le lancette del tuo orologio?

Anonimo ha detto...

Perche non:)